21 Set

5 cose da verificare per accedere al Superecobonus 110%

La Legge di Bilancio 2021 ha confermato diverse detrazioni fiscali già in vigore, tra cui il Superecobonus, che prevede un rimborso del 110% per i lavori di manutenzione straordinaria che migliorano l’efficienza energetica dell’edificio di almeno due classi. In molti hanno deciso di approfittare dell’incentivo per effettuare migliorie alla propria abitazione privata o al proprio condominio. Ma il rischio di avviare costose ristrutturazioni senza essere sicuri di rientrare nei requisiti minimi richiesti per accedere all’agevolazione, è alto. Infatti, è molto importante verificare alcuni parametri fondamentali e fare delle attente valutazioni prima di contattare la ditta di ristrutturazioni. In questo articolo, indicheremo i 5 parametri più importanti da verificare.

Assicurati di rientrare nelle categorie di accesso al Superecobonus

Possono usufruire delle agevolazioni fiscali previste dal Superbonus 100%, tutti i contribuenti privati e titolari d’impresa che possiedono l'immobile oggetto dell'agevolazione, nello specifico:

  • Condomini
  • Abitazioni unifamiliari 
  • Istituti autonomi case popolari 
  • Cooperative

Accertati di eseguire almeno un intervento “trainante” 

Nell’ottica del Superecobonus si è introdotta la definizione di interventi “trainanti” e “trainati”. 

La differenza tra i due consiste nel fatto che i primi (trainanti) accedono direttamente al bonus 110%, mentre i secondi (trainati) rilevano la detrazione solo se vengono eseguiti insieme ai trainanti.

Tra i lavori trainanti, vi è la sostituzione degli impianti di riscaldamento esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, ed eventualmente anche il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria, che si avvalgono di: 

  • caldaia a condensazione con efficienza energetica pari almeno alla classe A
  • pompa di calore, di ogni tipologia e anche reversibile 
  • impianti geotermici
  • impianti ibridi ad alta efficienza energetica 

Verifica attentamente i massimali di spesa e le tempistiche

Il Superecobonus, in linea generale, è valido per gli interventi effettuati fino al 31 dicembre 2022. Ma in due casi specifici le tempistiche sono differenti:

  • per le abitazioni unifamiliari l’incentivo ha validità fino al 30 giugno 2022
  • gli Istituti autonomi case popolari possono usufruire dell’agevolazione fino al 30 giugno 2023.

Per quanto riguarda i massimali di spesa per accedere al bonus del 110%, i massimali per gli “interventi trainanti” si differenziano così:

Involucro edilizio

  • 50.000 euro per le abitazioni singole
  • 40.000 euro per gli edifici condominiali, moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono lo stabile se in numero fino a 8
    (esempio edificio con 7 unità immobiliari 7x40.000=280.000€)
  • 30.000 euro se superiori a 8, anche per le spese relative allo smaltimento dell’impianto sostituito
    (esempio edificio con 11 unità immobiliari 8x40.000+3x30.000=410.000€)

Impianto termico

  • 30.000 euro per le abitazioni singole
  • 20.000 euro per gli edifici condominiali, moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono lo stabile se in numero fino a 8
    (esempio edificio con 7 unità immobiliari 7x20.000=140.000€)
  • 15.000 euro se superiori a 8, anche per le spese relative allo smaltimento dell’impianto sostituito
    (esempio edificio con 11 unità immobiliari 8x20.000+3x15.000=205.000€)

Assicurati che l’efficienza energetica dell’edificio aumenti di almeno 2 classi

Per poter accedere al Superecobonus 110%, requisito fondamentale è la prestazione energetica dell’edificio, che deve migliorare di almeno due classi. 

Tale miglioramento è dimostrabile attraverso l’APE convenzionale, ossia un documento che calcola la reale efficienza energetica di un edificio.

Per ottenerlo, occorre contattare un certificatore energetico, che lo redigerà dopo aver eseguito un sopralluogo e successivamente dei calcoli attraverso l’uso di un software specifico.

Ricordati di far redigere ad un tecnico l’asseverazione da inviare all’Enea

Per poter usufruire della detrazione fiscale è prevista la redazione di un’asseverazione da parte di un tecnico abilitato, che certifica il rispetto dei requisiti minimi e la corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati (asseverazione tecnica).

Una copia dell’asseverazione va trasmessa per via telematica all'Enea, unitamente al computo metrico dei lavori.

Leggi di più sugli incentivi fiscali nella nostra guida completa.

 

 

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