24 Feb

Cos'è lo sviluppo sostenibile e perché è importante

L’esigenza di una crescita economica sostenibile e rispettosa dell’ambiente ha iniziato a crearsi all’inizio degli anni Settanta, quando la società ha preso coscienza...

L’esigenza di una crescita economica sostenibile e rispettosa dell’ambiente ha iniziato a crearsi all’inizio degli anni Settanta, quando la società ha preso coscienza del fatto che il tradizionale modello di sviluppo avrebbe causato nel lungo termine il collasso dell’ecosistema terrestre.

Infatti, l’uso massiccio delle risorse non rinnovabili è causa di inquinamento atmosferico e di un ingente rilascio di CO2 nell’ambiente, che a sua volta genera il riscaldamento globale. 

Gli sforzi profusi per l’ambiente dalla comunità internazionale hanno dimostrato concretamente che i limiti del pianeta sono reali; così il nuovo modello di sviluppo sostenibile ha fondato le sue basi sul rispetto del futuro.

 

Cosa significa sviluppo sostenibile 

Lo sviluppo sostenibile è stato definito dalle Nazioni Unite come << lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri >>. Per chiarire meglio il concetto occorre differenziare lo “sviluppo sostenibile” dalla “sostenibilità”: la sostenibilità è spesso pensata come un obiettivo a lungo termine (cioè un mondo più sostenibile), mentre lo sviluppo sostenibile si riferisce ai molti processi e percorsi necessari per raggiungerlo.

L’idea di sviluppo sostenibile ha dato sua volta vita a quella di economia sostenibile, che deriva almeno in parte dalle cosiddette green economy ed economia circolare. 

 

Applicazioni dello sviluppo sostenibile 

Per meglio comprendere la definizione di sviluppo sostenibile occorre conoscere i campi di azione e le applicazioni che lo alimentano:

1. Riciclo dei rifiuti e riuso

Ridurre la produzione dei rifiuti e lo spreco in generale è uno dei capisaldi del modello di sviluppo sostenibile: la modalità di approvvigionamento di materie prime, la trasformazione delle stesse e la produzione di materiale di scarto deve essere studiata prima di immettere un prodotto sul mercato. Questo per non alimentare “cicli non chiusi”: gli altri animali producono rifiuti che ritornano a far parte dell’ambiente in cui sono prodotti e vengono riutilizzati; l’uomo, invece, produce rifiuti non riutilizzabili che non rientrano nel ciclo naturale.

 

2. Economia circolare e mobilità sostenibile

L’economia circolare prevede il riutilizzo delle materie prime e si concentra non tanto sulla produzione dei beni di consumo ma sulla manutenzione e sul riuso di quelli già esistenti: ci sono numerosi esempi di aziende che riducono i rifiuti e lo spreco e mettono sul mercato prodotti duraturi, progettati per avere una seconda vita in quasi il 100% dei loro componenti.

D’altra parte, siamo invece lontani da un piano di mobilità sostenibile che consenta di non penalizzare le aree verdi dei nostri centri urbani: nel nostro piccolo possiamo scegliere di spostarci a piedi o in bicicletta e selezionare con cura i veicoli sui quali ci muoviamo quando siamo costretti a spostarci in auto.

 

3. Utilizzo di fonti energetiche rinnovabili

Prediligere fonti di energia rinnovabile e studiare nuovi sistemi per l’approvvigionamento di energia green è fondamentale nel modello di sviluppo sostenibile: le risorse fossili del nostro pianeta non sono infinite e necessitano di un tempo molto lungo per rigenerarsi. Inoltre la loro estrazione, lavorazione e consumo sono altamente inquinanti.

 

Un primo passo in questa direzione è rappresentato dalla scelta dell’impianto giusto per il riscaldamento/raffrescamento: la soluzione ideale a tale scopo è sicuramente la pompa di calore. Infatti, la pompa di calore utilizza in gran parte energia rinnovabile proveniente dall’ambiente esterno e in piccola parte energia elettrica, permettendo una notevole riduzione dei consumi. Inoltre, non usando combustibili fossili, contribuisce alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di particolato atmosferico.

La pompa di calore Toshiba ESTÌA R32 rappresenta la soluzione migliore, in quanto si avvale di gas refrigerante R32 a basso potenziale di riscaldamento, garantendo efficienza energetica con la massima attenzione all’ambiente. 

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