30 Mag

Le tariffe D1 e TD per le pompe di calore: cosa devi sapere

Dal 2014, l’Autorità per l’energia elettrica ha introdotto in via sperimentale la tariffa D1, una tariffa applicabile agli utenti domestici che riscaldano un appartamento con una pompa di calore. All’interno di una riforma che entrerà a pieno regime nel 2018, la tariffa D1 è nata per dare ai clienti una tariffazione equa e trasparente nei consumi, allo scopo di incentivare l’utilizzo di sistemi ad alta efficienza energetica come la pompa di calore, favorendo le energie rinnovabili e i sistemi di accumulo energetico.

Che cos’è la tariffa D1

La tariffa D1 prevede che il prezzo di ogni kWh consumato sia costante, cioè indipendente dai consumi annui totali. Con un allineamento delle diverse tariffe ai costi, grazie alla riforma vengono abolite le differenziazioni dei prezzi per scaglioni di consumo. L’intervento vuole ridurre in maniera importante i costi annuali della pompa di calore. Ha diversi obiettivi, tra cui quello di incentivare l’installazione di apparecchiature ad alta efficienza energetica e snaturare la vecchia concezione che una pompa di calore non sia una spesa affrontabile per tutte le famiglie. Prima della riforma, infatti, chi sceglieva di riscaldare un appartamento utilizzando una pompa di calore veniva penalizzato con bollette più alte.

Il capo gruppo italiano Pompe di Calore di Assoclima Fernando Pettorossi spiega che «In base a dati recenti risulta che a dicembre 2016 erano circa 16.000 gli impianti di riscaldamento a pompa di calore che usufruivano della tariffa D1, tre quarti dei quali installati proprio tra il 2014 e il 2016, durante la fase di sperimentazione. Altro dato interessante è che circa il 60% di coloro che hanno installato pompe di calore e chiesto la D1 hanno contemporaneamente installato anche un sistema fotovoltaico. Da un’analisi è emerso che, nonostante non ci siano più incentivazioni, un impianto fotovoltaico con scambio sul posto e sistema di riscaldamento elettrico a pompa di calore si ammortizza in 4-5 anni. E intanto le rinnovabili termiche ed elettriche aumentano, con effetti positivi per la comunità e il Pianeta.»

Il cambiamento dal 1 gennaio 2017  

Dopo una prima fase di rodaggio, dal 1 gennaio 2017 è stato attuato il secondo step della riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica. L’attuazione prevede la nuova tariffa TD, un nuovo codice tariffario che sostituisce i precedenti codici D1, D2 e D3.

TD identifica tutti gli utenti domestici senza distinguere tra classi di consumo, in base a una variazione che cambia solo in funzione del kWh e della potenza impegnata. Con questa nuova riforma, quindi, spariranno le vecchie tariffe elettriche D2 per i residenti che consumano fino a 3 kW e D3 per gli utenti che hanno un consumo superiore ai 3 kW. La novità più importante è che ci saranno dei livelli di potenza chiamati “taglie” con cui si valuterà il consumo elettrico. Le taglie per il contatore saranno quindici:

  • taglia 1,5 kW

  • taglia 2 kW

  • taglia 2,5 kW

  • taglia 3 kW

  • taglia 3,5 kW

  • taglia 4 kW

  • taglia 4,5 kW

  • taglia 5 kW

  • taglia 5,5 kW

  • taglia 6 kW

  • taglia 7 kW

  • taglia 8 kW

  • taglia 9 kW

  • taglia 10 kW

  • taglia 15 kW

«Chi ha creduto nella tecnologia delle pompe di calore per il riscaldamento delle proprie abitazioni – sottolinea Pettorossi - e ha fatto richiesta già dal 2014 della tariffa D1 è stato premiato, perché si è visto anticipare di un anno i vantaggi economici derivanti dalla riforma tariffaria che, ricordiamo, sarà a regime per tutti gli utenti domestici dal 1° gennaio 2018.»

Le novità 2018 della riforma tariffaria di rete

Dal 1° Gennaio 2018 la riforma delle tariffe elettriche entrerà ufficialmente in vigore. Ci sarà un’unica tariffa TD senza scaglioni di consumi e, se l’utente procede con una richiesta di variazione del livello di potenza del suo contratto, verranno azzerati gli oneri amministrativi applicati dai distributori per il cambio.

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